#PILLOLEDIPIETRA: AMBRA


 

AMBRA

3° Chakra, Manipura, il chakra del plesso solare.

Pietra preziosa, sia dal punto di vista della gioielleria che da quello della cristalloterapia, l’ambra ci accompagna in mondi molto antichi. Oggi mi voglio concentrare sulle leggende legate alla nostra amica, più che sugli usi antichi, poichè due sono le principali ma credo che quella meno famosa possa essere più curiosa. La prima leggenda è legata al mondo dell’antica grecia e forse già la conoscete. Qui troviamo Fetonte, figlio di Helios (che come già sappiamo è il Dio del Sole), che attraversando col carro del padre il cosmo per portare il Sole a splendere sulla nostra Terra, venne colpito da un fulmine di Zeus perdendo la vita e cadendo nel fiume Po. Le sue sorelle, ovvero le Elidi piansero lacrime che toccando terra si trasformarono in ambra. Tragico, ma poetico. Passando però alle leggende dell’Europa del Nord, ci spostiamo verso il Mar Baltico per incontrare Jūratė, la Regina del Mare, ed il pescatore Kastytis. Proprio dal suo castello nelle profondità del Mar Baltico, la Regina controllava ed accudiva le acque ed i loro abitanti, dove tutti vivevano in pace ed armonia. Un giorno, però, il pescatore Kastytis venne scoperto da Jūratė a pescare e quindi infliggere una crudele morte ai suoi sudditi. Così la Regina decise di entrare nella rete del pescartore per ammonirlo. Quando questo tirò su la rete, Jūratė iniziò a gridare e sgridarlo, senza rendersi conto però che più lo guardava più la sua ira lasciava posto ad un altro sentimento: si stava innamorando del pescatore. A questo punto decise di invitare Kastytis a visitare il suo reame ed il suo bellissimo castello fatto di ambra. Anche il pescatore si innamorò della Regina del Mare. Jūratė aveva però un acerrimo nemico: Perkūnas, il dio del tuono. Egli non fu per niente felice di vedere la sua nemica così felice ed innamorata e lanciò la sua freccia di fuoco contro il castello di ambra di Jūratė che si frantumò in infiniti pezzetti. Kastytis morì nell’attacco furioso del Dio dle Tuono, mentre Jūratė venne catturata ed incatenata ad una roccia sul fondo del mare. Ancora oggi la sfortunata Regina piange per il suo amato le sue lacrime di ambra che poi il mare porta fino alle rive sabbiose.

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